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Tanatosi è un frammento gestuale pantoclasta tragicamente nato nel 2020. L’opera eredita il nome da una strategia difensiva animale: un’ombra finge di essere morta, quando un predatore gli impedisce ogni altra via di scomparsa.

Esiste una distanza che consente la genesi della contemplazione, una prossemica auratica che fonda questo nostro farci ambientali per scatenare un contagio poetico, la fabbricazione di una soglia, uno spazio cosmico, l’ennesima catastrofe.

Di fare Anima, si tratta – o di ammutolire insieme per ascoltare il grido di un enigma: 

“Ci sarà qualcuno che sia felice al mondo?”

In questa azione non ci sono tesi.

È vietato applaudire.

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